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ELETTROMECCANICA PANTANETTI INTEGRA LA TECNOLOGIA FESTO ALLA ROBOTICA

Elettromeccanica Pantanetti è una realtà marchigiana fondata nel 1958, anche se le sue origini risalgono ad anni precedenti. “Tutto è iniziato per mano di mio nonno materno che era sarto”, racconta l’Ingegnere Franco Pantanetti proprietario dell’azienda insieme al fratello Sauro Pantanetti, “raggiunse un parente a Milano che gli disse che era meglio puntare all’elettricità, che quello sarebbe stato il futuro. Così è nata l’allora Elettromeccanica Pasqualini, azienda ereditata da mio padre e poi passata a me e mio fratello, e che oggi porta il nostro cognome”.

ELETTROMECCANICA PANTANETTI INTEGRA LA TECNOLOGIA FESTO ALLA ROBOTICA

Una storia di famiglia fatta di passione per l’automazione che ha portato Elettromeccanica Pantanetti a crescere negli anni, fino a produrre PLC: “installare il primo PLC a Francoforte ci ha portati a lavorare sempre di più con questa tipologia di apparecchiature che hanno trasformato il mondo dell’automazione”, continua F. Pantanetti. “Per noi è sempre stato importante partecipare attivamente all’evoluzione tecnologica ed essere presenti con soluzioni innovative. Questo è l’approccio con cui viviamo il nostro lavoro, un aspetto che cerchiamo anche nei nostri collaboratori come Festo”.

“Ci siamo avvicinati a Festo per la proposta di assi elettrici e abbiamo continuato con la parte pneumatica”,
spiega F. Pantanetti. “Abbiamo ricevuto servizio e supporto costanti, e nel tempo abbiamo consolidato il rapporto. Per noi è stato come allargare la famiglia: abbiamo trovato grande disponibilità, soprattutto nei tecnici specializzati come l’Ingegnere Erik Messori”.

“Il rapporto non è solo quello tra cliente e fornitore. Aziende storiche che si uniscono per dare importanza al rapporto umano prima di ogni cosa”
, continua Erik Messori, Application Sales Engineer Festo. “Ci siamo sentiti tutti coinvolti sin dal primo momento. Quando un cliente ti spiega la sua applicazione così a fondo possiamo dare una consulenza personalizzata e ottenere dei risultati eccellenti”.

Sono proprio la capacità di evolversi e la collaborazione tra le persone i punti di forza di Elettromeccanica Pantanetti: “il nostro approccio è quello di metterci a disposizione del cliente con il nostro know-how, a partire dalla fase progettuale”, spiega Matteo Pantanetti, Tecnico del dipartimento progettuale e programmazione. “Dal piccolo al grande progetto, vogliamo instaurare un rapporto limpido mettendo tutte le carte in tavola. Il nostro obiettivo è sempre quello di accontentare il cliente, e questo ci porta ad affrontare nuove strade e sperimentare nuove applicazioni. Proprio come nel caso dei componenti Festo, dai motori passo-passo agli assi meccanici”.

L’ultima applicazione realizzata da Elettromeccanica Pantanetti è un sistema di presa flessibile che sfrutta la pneumatica Festo. “Con le Cartiere Fabriano abbiamo un rapporto di lavoro solido. Grazie a loro siamo cresciuti e abbiamo avuto l’occasione di realizzare apparecchiature legate alla carta moneta, sia per gli stati europei sia per la Cina. Arrivando a realizzare anche interi stabilimenti”, racconta F. Pantanetti. “Con l’ultima commissione avevamo l’esigenza di prelevare scatole, pallet e interfalde, tre oggetti con caratteristiche molto diverse”.


ELETTROMECCANICA PANTANETTI INTEGRA LA TECNOLOGIA FESTO ALLA ROBOTICA

“Di solito per prendere una scatola si usa una pinza capace di afferrare e stringere, e che poi si sposti velocemente. Questo può generare problemi di deformazione nella scatola”,
continua l’Ingegnere Daniele Cardelli, progettista software. “Avevamo quindi bisogno di una pinza precisa e capace di prelevare la scatola dal lato inferiore, così da farla scivolare sulle forche. Per evitare che la scatola scivoli durante il movimento, abbiamo inserito due cilindri Festo che permettono di bloccare la scatola stessa. Mentre la presa dei pallet è gestita da un ulteriore pistone”.

“Per l’interfalda, invece, l’esigenza era quella di un sistema di presa con il vuoto regolabile. La soluzione applicata al braccio robotico è stata la nuova valvola proporzionale VPPI disponibile anche nella versione in grado di regolare pressioni negative”,
spiega E. Messori. Con la VPPI si riesce a regolare il vuoto in maniera molto precisa. Grazie a questa soluzione la pressione negativa applicata all’interfalda varia all’interno del ciclo, più bassa quando preleviamo il foglio (per evitare di prenderne più di uno) e più elevata quando lo spostiamo orizzontalmente.

“Integrare la tecnologia Festo alla robotica ci ha permesso di portare avanti il nostro processo di crescita”,
spiega l’Ing Daniele Pantanetti, progettista meccanico nell’azienda di famiglia. “Il vantaggio principale di questa soluzione è la flessibilità data dal sistema di presa pneumatico che consente tre operazioni distinte”.

L’intera applicazione è stata realizzata con il supporto a distanza a causa della pandemia in atto. Come racconta F. Pantanetti, “la cartiera ha deciso di sfruttare un momento in cui la produzione fosse ferma a causa del primo lockdown, per investire sul potenziamento del proprio parco macchine e tutto questo è avvenuto in un momento molto particolare. All’inizio si faticava a capire come muoversi e come altre aziende italiane, abbiamo curato le regole sin dal primo momento, sfruttando al meglio la tecnologia per lavorare a distanza”.

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