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03
'09
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CIAT
Waterclean: protezione delle reti di acqua calda e fredda, per attrezzature sanitarie a rischio di legionella
Il sistema Waterclean – sviluppato da un brevetto CALEFFI France ‘Sistema Carlier Meskel’ e industrializzato da CIAT – ha vinto il Premio ENEO d’Oro 2009 al Salone delle Energie, del Controllo Climatico e dell’Acqua che si è svolto a Lione dal 25 al 28 Febbario. Waterclean è un concetto innovativo che protegge gli utilizzatori dell’acqua sanitaria dai rischi di legionella, pseudomonas e altri batteri. Il sistema elimina i batteri se presenti nell’acqua di rifornimento degli edifici, o se si sono sviluppati naturalmente nelle reti di distribuzione. Il sistema Waterclean è la prima soluzione presente sul mercato che tratta il problema globale dell’acqua sanitaria quando coinvolge sia l’acqua calda che fredda.
Era il 1976 quando la legionella colpì per la prima volta a una convention di soldati americani (‘la legione’). Alcune centinaia di persone furono colpite da questa grave malattia batteriologica polmonare. Sin da allora, la legionella (della quale esistono dozzine di differenti forme, inclusa la Malattia dei Legionari) è stata la ‘bestia nera’ degli ospedali e delle altre strutture per la cura della salute poiché colpisce in particolare i pazienti indeboliti e malati.
Quelli della legionella sono batteri di origine idro-tellurica. Si colonizzano naturalmente in terreni umidi, laghi e falda freatica, e non presentano alcun particolare pericolo a meno che non si introducano nell’apparato digerente. E diventano potenzialmente patogeni se si introducono nell’apparato respiratorio. Questo spiega perché le aree con acqua a rischio di legionella sono essenzialmente le docce delle installazioni sanitarie. La legionella si sviluppa a temperature tra 20 e 50°. È perciò comunemente risaputo che il problema legionella è legato all’acqua calda. I sistemi esistenti affrontano il problema solo con le acque calde. Questo è un grande errore: tutte le reti di distribuzione dell’acqua sanitaria comprendono un loop di acqua calda, intorno a 55°C, e tubature di acqua fredda, che sono necessarie per portare la temperatura a un livello adatto per il corpo umano, tra 35 e 40°C. Così, le tubature di acqua fredda non trattata costituiscono una minaccia permanente per la proliferazione di batteri, insieme con i punti di mescolamento, per la creazione di una zona di insorgenza perfettamente adatta alla legionella. Ne consegue che l’acqua fredda dovrebbe essere trattata tanto quando l’acqua calda.
Il sistema Waterclean, parte di un kit, è compatto e pronto all’installazione. È una soluzione preventiva di trattamento termico che aumenta a 65°C la temperature totale dell’acqua sanitaria per alcuni minuti – attraverso uno scambiatore di calore di disinfezione e una camera d’attesa – che assicura l’eliminazione dei batteri. Un secondo scambiatore di calore può eseguire l’emissione di una parte di acqua calda ‘sicura’ per il loop, e un’altra parte di acqua fredda ‘sicura’ per l’utilizzo nei punti di fornitura e PERL – entrambe libere dai batteri.
Il sistema Waterclean ha una ‘modalità di risanamento’, che per tempo e attraverso un uso corretto, permette la purificazione di un network esistente. Il sistema Waterclean è perciò adatto a un mercato di nuovi utenti e per ristrutturazioni. Le cartucce anti-bruciatura per ciascun punto di raccolta dell’acqua, così come il meccanismo di gestione remota, completano l’offerta di prodotto pensata per assicurare il massimo livello di sicurezza per gli utenti e di tracciabilità per il management.
Questo batterio colpisce in particolare persone con un sistema immunitario compromesso. Per la prima volta, questo nuovo sistema si rivelerà una priorità per case di cura e strutture ospedaliere. Il sistema Waterclean sarà commercializzato nella primavera 2009 ma è già installato in un sito di test presso il Centre Hospitalier Specialise de Savoie, un ospedale psichiatrico di Bassens, Francia. Completamente in grado di monitorare certi parametri, è soggetto a test – e dei campioni sono analizzati dal CNRL (il centro nazionale di ricerca per la legionella, basato all’Hospices Civils a Lione, Francia), un centro di referenza internazionale nella lotta contro la legionella. Report effettuati durante lo scorso anno provano l’efficacia del dispositivo sia nella funzione preventiva che in quella curativa.
I team di ricerca del Gruppo CIAT si sono impegnati in questa grande innovazione, che è anche attenta alla preservazione dell’ambiente. Il sistema non utilizza infatti prodotti chimici o consumabili. La macchina minimizza i costi energetici ed è registrata agli standard HQE (‘High Quality Environment’).
Tutte le fasi di studio e di design della Waterclean sono stati effettuati internamente dalla divisione Exchanger, con il supporto del centro di ricerca del gruppo CIAT. I test di installazione sperimentale, comunque, sono stati condotti attraverso il CNRL (National Centre for Legionella Research).
Quelli della legionella sono batteri di origine idro-tellurica. Si colonizzano naturalmente in terreni umidi, laghi e falda freatica, e non presentano alcun particolare pericolo a meno che non si introducano nell’apparato digerente. E diventano potenzialmente patogeni se si introducono nell’apparato respiratorio. Questo spiega perché le aree con acqua a rischio di legionella sono essenzialmente le docce delle installazioni sanitarie. La legionella si sviluppa a temperature tra 20 e 50°. È perciò comunemente risaputo che il problema legionella è legato all’acqua calda. I sistemi esistenti affrontano il problema solo con le acque calde. Questo è un grande errore: tutte le reti di distribuzione dell’acqua sanitaria comprendono un loop di acqua calda, intorno a 55°C, e tubature di acqua fredda, che sono necessarie per portare la temperatura a un livello adatto per il corpo umano, tra 35 e 40°C. Così, le tubature di acqua fredda non trattata costituiscono una minaccia permanente per la proliferazione di batteri, insieme con i punti di mescolamento, per la creazione di una zona di insorgenza perfettamente adatta alla legionella. Ne consegue che l’acqua fredda dovrebbe essere trattata tanto quando l’acqua calda.
Il sistema Waterclean, parte di un kit, è compatto e pronto all’installazione. È una soluzione preventiva di trattamento termico che aumenta a 65°C la temperature totale dell’acqua sanitaria per alcuni minuti – attraverso uno scambiatore di calore di disinfezione e una camera d’attesa – che assicura l’eliminazione dei batteri. Un secondo scambiatore di calore può eseguire l’emissione di una parte di acqua calda ‘sicura’ per il loop, e un’altra parte di acqua fredda ‘sicura’ per l’utilizzo nei punti di fornitura e PERL – entrambe libere dai batteri.
Il sistema Waterclean ha una ‘modalità di risanamento’, che per tempo e attraverso un uso corretto, permette la purificazione di un network esistente. Il sistema Waterclean è perciò adatto a un mercato di nuovi utenti e per ristrutturazioni. Le cartucce anti-bruciatura per ciascun punto di raccolta dell’acqua, così come il meccanismo di gestione remota, completano l’offerta di prodotto pensata per assicurare il massimo livello di sicurezza per gli utenti e di tracciabilità per il management.
Questo batterio colpisce in particolare persone con un sistema immunitario compromesso. Per la prima volta, questo nuovo sistema si rivelerà una priorità per case di cura e strutture ospedaliere. Il sistema Waterclean sarà commercializzato nella primavera 2009 ma è già installato in un sito di test presso il Centre Hospitalier Specialise de Savoie, un ospedale psichiatrico di Bassens, Francia. Completamente in grado di monitorare certi parametri, è soggetto a test – e dei campioni sono analizzati dal CNRL (il centro nazionale di ricerca per la legionella, basato all’Hospices Civils a Lione, Francia), un centro di referenza internazionale nella lotta contro la legionella. Report effettuati durante lo scorso anno provano l’efficacia del dispositivo sia nella funzione preventiva che in quella curativa.
I team di ricerca del Gruppo CIAT si sono impegnati in questa grande innovazione, che è anche attenta alla preservazione dell’ambiente. Il sistema non utilizza infatti prodotti chimici o consumabili. La macchina minimizza i costi energetici ed è registrata agli standard HQE (‘High Quality Environment’).
Tutte le fasi di studio e di design della Waterclean sono stati effettuati internamente dalla divisione Exchanger, con il supporto del centro di ricerca del gruppo CIAT. I test di installazione sperimentale, comunque, sono stati condotti attraverso il CNRL (National Centre for Legionella Research).
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