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Gefran guida la fabbrica intelligente con MAX e GAIA
Con le soluzioni digitali MAX e GAIA, Gefran sfrutta l’IIoT e l’AI generativa per trasformare i dati di processo in insight utili per la produzione.
www.gefran.com

L’evoluzione dei contesti industriali verso una crescente digitalizzazione sta ridefinendo il concetto stesso di automazione: dalla convergenza tra IT e OT, alla valorizzazione in tempo reale dei dati di processo, fino all’evoluzione dell’interfaccia utente verso il mondo del web e delle app. In questo scenario, Gefran, grazie a investimenti continui in nuove tecnologie e a un solido know-how di processo, offre a OEM e System Integrator un portafoglio di soluzioni complete, scalabili e sicure. Queste soluzioni sono progettate per ottimizzare le performance degli impianti, garantire la continuità operativa e supportare gli obiettivi di sostenibilità. La concretizzazione di questa strategia in ambito digitale è rappresentata da MAX e GAIA: due soluzioni evolute che sfruttano, rispettivamente, le architetture Industrial IoT e l’Intelligenza Artificiale generativa per trasformare i dati di processo in insight utili e in un supporto operativo tempestivo ed efficace.
A illustrare le potenzialità di queste nuove proposte è Marco Svara, Chief Technology Officer di Gefran.
Quali sono le caratteristiche salienti di MAX e GAIA e in che modo queste soluzioni si integrano nell’offerta di Gefran per il mondo dell’automazione industriale?
MS: Con MAX e GAIA, portiamo sul mercato due strumenti digitali che rappresentano la nostra visione di fabbrica intelligente, connessa e sostenibile.
MAX, la nostra piattaforma Industrial IoT, è pensata per raccogliere e analizzare in tempo reale tutti i dati macchina. Li elabora tramite algoritmi specializzati e funzioni di machine learning e li trasforma in insight immediatamente utilizzabili per ottimizzare la produzione, prevenire guasti e migliorare l’efficienza complessiva degli impianti.
GAIA, invece, è un assistente virtuale basato su intelligenza artificiale generativa e specializzato per i casi d’uso tipici del ciclo di vita di una macchina. Si alimenta della documentazione rappresentativa del know-how aziendale relativo a ogni caso d’uso per supportare operatori, tecnici e manager con risposte contestualizzate e disponibili in qualsiasi momento, anche a bordo macchina. Insieme, MAX e GAIA implementano un ecosistema digitale che rende i dati realmente fruibili e di valore.
Da dove nasce l’idea di sviluppare questo tipo di soluzioni?
MS: Da sempre, in Gefran mettiamo i dati al centro: come sensoristi, siamo ben consapevoli dell’importanza di raccogliere parametri di processo precisi e affidabili. Oggi, tuttavia, in un contesto industriale sempre più competitivo, la semplice misura non basta più: occorre valorizzare i dati, trasformandoli in informazioni utili per chi deve prendere decisioni rapide, mirate ed efficaci.
La nostra esperienza applicativa maturata in settori applicativi come quello della trasformazione della plastica, ci ha permesso di apprendere in prima persona quali informazioni siano davvero rilevanti per operatori, tecnici e manager di processo.
MAX e GAIA nascono proprio da questa consapevolezza: aiutano le aziende a superare la frammentazione dei dati, ad abbattere i silos informativi e a rendere la conoscenza tecnica e operativa facilmente accessibile e utilizzabile in modo efficace, dove e quando serve.
Il lancio di MAX e GAIA ci consente di offrire soluzioni che generano vantaggi concreti in termini di produttività, efficienza e sostenibilità, anticipando le esigenze del mercato.
Si tratta di ambienti di analisi edge o cloud-based? Qual è il modello adottato da Gefran?
MS: MAX e GAIA sono soluzioni caratterizzate da un’architettura ibrida che combina l’elaborazione Edge e Cloud, a seconda delle necessità e delle policy del cliente. Parte delle analisi può avvenire localmente, a bordo macchina o linea, garantendo tempestività d’intervento, integrazione con la macchina e indipendenza dalla connessione dati. La computazione in Cloud, invece, offre scalabilità, aggiornamenti costanti e accesso ai dati da qualsiasi luogo, oltre che la possibilità di analizzare flotte intere di macchine e serie storiche di dati molto profonde.
Inoltre, MAX e GAIA possono essere integrati con facilità all’interno della piattaforma di automazione G-Mation. Questa integrazione consente l’accesso diretto ai dati PLC, la visualizzazione tramite pannello operatore e la connessione al cloud attraverso VPN sicura. Fin dalle prime fasi di sviluppo, la cybersicurezza e la riservatezza dei dati hanno rappresentato un punto centrale: l’architettura cloud delle soluzioni MAX e GAIA rispetta infatti lo standard ISO 27001 per la gestione di informazioni in cloud e prevede istanze dedicate ai dati di ciascun cliente, garantendo che il pieno controllo dei dati resti sempre nelle mani di chi li ha generati.
Quali vantaggi concreti possono trarre i costruttori di macchine da questo genere di piattaforme?
MS: I dati industriali lasciati sulla macchina senza essere sfruttati costituiscono un costo. MAX e GAIA permettono di trasformare i dati in valore: li rendono accessibili, intellegibili e utilizzabili da tutti i livelli aziendali.
Questo si traduce in processi ottimizzati, riduzione degli sprechi, miglioramento continuo della qualità e aumento della competitività sul mercato.
In più, grazie all’integrazione nativa con G-Mation, l’implementazione è semplice e immediata, anche a bordo macchina, riducendo tempi di sviluppo e costi di customizzazione.
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A illustrare le potenzialità di queste nuove proposte è Marco Svara, Chief Technology Officer di Gefran.
Quali sono le caratteristiche salienti di MAX e GAIA e in che modo queste soluzioni si integrano nell’offerta di Gefran per il mondo dell’automazione industriale?
MS: Con MAX e GAIA, portiamo sul mercato due strumenti digitali che rappresentano la nostra visione di fabbrica intelligente, connessa e sostenibile.
MAX, la nostra piattaforma Industrial IoT, è pensata per raccogliere e analizzare in tempo reale tutti i dati macchina. Li elabora tramite algoritmi specializzati e funzioni di machine learning e li trasforma in insight immediatamente utilizzabili per ottimizzare la produzione, prevenire guasti e migliorare l’efficienza complessiva degli impianti.
GAIA, invece, è un assistente virtuale basato su intelligenza artificiale generativa e specializzato per i casi d’uso tipici del ciclo di vita di una macchina. Si alimenta della documentazione rappresentativa del know-how aziendale relativo a ogni caso d’uso per supportare operatori, tecnici e manager con risposte contestualizzate e disponibili in qualsiasi momento, anche a bordo macchina. Insieme, MAX e GAIA implementano un ecosistema digitale che rende i dati realmente fruibili e di valore.
Da dove nasce l’idea di sviluppare questo tipo di soluzioni?
MS: Da sempre, in Gefran mettiamo i dati al centro: come sensoristi, siamo ben consapevoli dell’importanza di raccogliere parametri di processo precisi e affidabili. Oggi, tuttavia, in un contesto industriale sempre più competitivo, la semplice misura non basta più: occorre valorizzare i dati, trasformandoli in informazioni utili per chi deve prendere decisioni rapide, mirate ed efficaci.
La nostra esperienza applicativa maturata in settori applicativi come quello della trasformazione della plastica, ci ha permesso di apprendere in prima persona quali informazioni siano davvero rilevanti per operatori, tecnici e manager di processo.
MAX e GAIA nascono proprio da questa consapevolezza: aiutano le aziende a superare la frammentazione dei dati, ad abbattere i silos informativi e a rendere la conoscenza tecnica e operativa facilmente accessibile e utilizzabile in modo efficace, dove e quando serve.
Il lancio di MAX e GAIA ci consente di offrire soluzioni che generano vantaggi concreti in termini di produttività, efficienza e sostenibilità, anticipando le esigenze del mercato.
Si tratta di ambienti di analisi edge o cloud-based? Qual è il modello adottato da Gefran?
MS: MAX e GAIA sono soluzioni caratterizzate da un’architettura ibrida che combina l’elaborazione Edge e Cloud, a seconda delle necessità e delle policy del cliente. Parte delle analisi può avvenire localmente, a bordo macchina o linea, garantendo tempestività d’intervento, integrazione con la macchina e indipendenza dalla connessione dati. La computazione in Cloud, invece, offre scalabilità, aggiornamenti costanti e accesso ai dati da qualsiasi luogo, oltre che la possibilità di analizzare flotte intere di macchine e serie storiche di dati molto profonde.
Inoltre, MAX e GAIA possono essere integrati con facilità all’interno della piattaforma di automazione G-Mation. Questa integrazione consente l’accesso diretto ai dati PLC, la visualizzazione tramite pannello operatore e la connessione al cloud attraverso VPN sicura. Fin dalle prime fasi di sviluppo, la cybersicurezza e la riservatezza dei dati hanno rappresentato un punto centrale: l’architettura cloud delle soluzioni MAX e GAIA rispetta infatti lo standard ISO 27001 per la gestione di informazioni in cloud e prevede istanze dedicate ai dati di ciascun cliente, garantendo che il pieno controllo dei dati resti sempre nelle mani di chi li ha generati.
Quali vantaggi concreti possono trarre i costruttori di macchine da questo genere di piattaforme?
MS: I dati industriali lasciati sulla macchina senza essere sfruttati costituiscono un costo. MAX e GAIA permettono di trasformare i dati in valore: li rendono accessibili, intellegibili e utilizzabili da tutti i livelli aziendali.
Questo si traduce in processi ottimizzati, riduzione degli sprechi, miglioramento continuo della qualità e aumento della competitività sul mercato.
In più, grazie all’integrazione nativa con G-Mation, l’implementazione è semplice e immediata, anche a bordo macchina, riducendo tempi di sviluppo e costi di customizzazione.
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