www.industria-online.com
12
'12
Written on Modified on
Kennametal
Le tecnologie più avanzate nel campo degli utensili e dei trattamenti superficiali spingono la partnership fra Ganassi e Kennametal per le macchine Indy
Il cambiamento e il diverso modo di pensare favoriscono la conquista di nuovi record
Didascalia: L´eccellente produttività permette all´officina Ganassi Indy di lavorare internamente parti al titanio a costi minori rispetto all´acquisto di alternative in acciaio.
Sull´onda del clamoroso arrivo al primo e al secondo posto di Dario Franchitti e Scott Dixon alla Indianapolis 500 del 2012, il Chip Ganassi Racing Teams (CGRT) ha annunciato il rinnovo per diversi anni della sua partnership per le tecnologie di lavorazione con Kennametal Inc., leader nell´utensileria e nei servizi di ingegneria
»Siamo in attività da 23 anni e, da oltre 19 di questi, Kennametal è nostra partner», ha affermato Chip Ganassi, proprietario di Chip Ganassi Racing Teams. »Abbiamo un´officina attrezzata al 100 per cento con prodotti Kennametal e il loro logo è su ciascuna delle nostre macchine, di qualsiasi team e serie. Ma ciò che veramente rende ancora più preziosa la partnership per il team di gara è il contributo che la competenza di Kennametal offre alle nostre prestazioni, anche nei giorni di gara. Riceviamo infatti molte soluzioni per tutti i diversi problemi meccanici che dobbiamo affrontare. E´ fantastico avere un partner come questo».
Persone giuste, apparecchiature giuste, strumenti giusti
Se fate un giro nell´officina Target Ganassi a Indianapolis, troverete un brulichio concentrato di attività, in gran parte attorno a quattro macchine CNC (due centri di lavoro multiasse e due centri di tornitura CNC, uno con live tool e un sottomandrino). »Il novantanove per cento delle lavorazioni di cui abbiamo bisogno viene eseguito internamente in questa officina», afferma John Huffman, supervisore dell´officina alla sua 14a stagione con la squadra. Egli fa notare una calotta a tripode in acciaio precedentemente acquistata all´esterno e ora prodotta internamente in titanio per una maggiore robustezza e un peso ridotto. »Grazie agli utensili e alle macchine di cui disponiamo, è effettivamente più economico costruire parti in titanio internamente anziché acquistare componenti in acciaio già pronti», egli afferma. Anche parti a elevato grado di tolleranza, fino a 0,0002» in media.
La natura della produzione di parti presso l´officina Ganassi Indy è a basso volume e richiede un´elevata varietà e stretti vincoli di tempo, o »parti differenti al più presto», usando le parole di Huffman. Il suo team indica prontamente i vari utensili Kennametal che offrono vantaggi di processo, come gli utensili PCB per la tornitura di materiali duri, permettendo di ottenere finiture a elevato grado di tolleranza che eliminano la necessità di rettifica, o le nuove frese frontali in carburo pieno a cinque scanalature HARVI IITM per la sgrossatura e la finitura del titanio. »I nostri ingegneri specificano con tranquillità parti più complesse con elevato grado di tolleranza e finitura superficiale, perché sanno che possono raggiungere questi risultati internamente», afferma Huffman.
Kennametal ha ampliato la sua partnership di 19 anni offrendo all´officina Ganassi Indy anche la Precision Surface Management Technology tecnologia proprietaria di Kennametal Extrude Hone. I processi di finitura come la lavorazione a flusso abrasivo (AFM) si sono evoluti da semplici funzioni di sbavatura alla pulitura e preparazione superficiale con gradi di tolleranza molto stretti. Aggiungendo a ciò nuovi sviluppi nei controlli delle macchine, nelle paste abrasive e nell´indirizzamento del flusso, i risultati continuano a diventare molto più precisi.
Esigenze critiche
In molte applicazioni a elevate prestazioni, i fori lavorati, inclusi i fori intersecanti, richiedono miglioramenti superficiali, solitamente molta pulitura, per raggiungere le tolleranze richieste. Qualsiasi sfrido metallico aderente o microfessurazione sulle superfici create con processi di lavorazione convenzionali o non convenzionali aumenta il rischio di ridotte prestazioni o guasti. Per eliminare tale rischio, gli ingegneri includono finiture superficiali AFM in molti progetti di componenti, soprattutto quando flusso laminare, turbolenza su strati limite, stress di compressione residui e condizionamento sui bordi sono fattori importanti. Anche nelle aree inaccessibili, sono possibili miglioramenti della finitura superficiale dai 120 µpollici originali a 16 µpollici o più.
Le macchine AFM possono essere utilizzate in stazioni standalone o integrate in sistemi di produzione. Tipicamente, la parte viene fissata fra due cilindri di supporto opposti e la macchina estrude pasta abrasiva da un cilindro all´altro. L´attrezzatura dipende dalle paste abrasive e dalle caratteristiche di dimensione e viscosità per eseguire la levigatura della parte. Quando la pasta è forzata attraverso un passaggio ristretto, la sua viscosità aumenta, tenendo fermo il materiale abrasivo. La pasta abrade solo in questo stato ristretto, pertanto quando esce dal passaggio ristretto la viscosità ritorna normale e l´abrasione è sospesa per proteggere filettature e superfici a tenuta.
Ulteriori ricerche e sviluppi sull´AFM presso Extrude Hone hanno permesso di ottenere la MicroFlow AFM™, dove una pasta a minore viscosità e dimensioni più piccole delle particelle abrasive permettono la finitura e la preparazione superficiale sui bordi di fori di soli 50 µpollici. Gli ugelli di diffusione del carburante negli iniettori, per esempio, possono avere lavorazioni definite sui bordi per diffondere microspruzzi di carburante in modo da migliorare le prestazioni del motore.
Huffman aggiunge che, poiché il titanio rappresenta una parte crescente del lavoro della sua officina, oltre alle leghe di alluminio e di acciaio, egli sta raccogliendo una serie di idee di miglioramento delle prestazioni dal catalogo »Innovations» di Kennametal, focalizzato sul settore aerospaziale, da forme 3D complesse a soluzioni per forature profonde che possono raggiungere 30 X D. »La nostra capacità di produrre parti internamente continuerà semplicemente a crescere grazie a questa possibilità di mantenere gradi di tolleranza più elevati sulle dimensioni delle parti e sulle finiture superficiali».
Da sinistra a destra: John Huffman- responsabile di officina, e gli operatori di macchine Curt Saunders, Zack Robertson, Scott Stukenborg e Jay Marshall.
Didascalia: Alphonse Girard, membro del team Ganassi, carica la macchina Kennametal Extrude Hone.
Didascalia: Una macchina Indy in scala reale e numerosi trofei dei primi premi vinti accolgono i visitatori nel negozio Target Chip Ganassi Racing di Indianapolis.
Didascalia: L´area di montaggio Target Chip Ganassi Racing è un brulicare di attività per molte squadre corse Indy.
Didascalia: La tecnologia avanzata di lavorazione superficiale offre un´opportunità per migliorare le prestazioni su molti componenti delle macchine Indy.
Richiedi maggiori informazioni…