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WIDIA
“Sfide estreme, estremi risultati”: WIDIA sponsorizza un veicolo da gara classe Ultra 4 Unlimited
Il proprietario del mezzo /pilota/costruttore è anche un distributore WIDIA
”Oggi, è lo sport motoristico che sta crescendo più velocemente, non c’è dubbio”, afferma David Buchberger, vicepresidente di Hi-Speed Corp. (Thousand Oaks, California), un Manufacturer Representative dei prodotti e servizi a marchio WIDIA. Di giorno, ha questa veste. Di notte, si può trovare Buchberger mentre costruisce parti e dà il tocco finale al suo veicolo da gara classe Ultra 4 che WIDIA sponsorizza per la stagione 2012-2013.La caratteristica che definisce la classe Ultra 4 è che tutte le auto devono essere in grado di correre con 4 ruote motrici. Oltre a ciò, la classe non ha limiti, ossia tutte le auto sono fabbricate in modo custom e possono avere qualsiasi forma e dimensione, sono in grado di raggiungere velocità superiori a 100 miglia/ora e utilizzano rapporti di cambio anche di soli 100 a 1 per l’arrampicata tecnica su
rocce.
“Il tema di WIDIA a IMTS 2012 è stato “Sfide estreme – estremi risultati”´, e ciò non è esemplificato meglio che dalle gare Ultra 4 in generale e da David in particolare”, afferma Bernie McConnell, vicepresidente Products Group and Services di WIDIA. “WIDIA è totalmente impegnata a creare enormi opportunità di crescita attraverso le prestazioni e supportare gli sforzi di David nelle gare Ultra 4 è del tutto naturale”.
King of the Hammers
“Utilizzo l’auto per divertimento da quando avevo 16 anni e mi sono goduto ogni minuto”, afferma Buchberger, che oggi ha 33 anni. Residente in California, costruttore di auto e pilota appassionato, conosce bene le ‘piste per hammer’ della California, note per essere tra le piste rocciose più difficili del mondo. Nel 2007, si è verificata l’opportunità di fare qualche passo avanti quando sul terreno pubblico della Johnson Valley, in California, è nata la ‘King of the Hammers’, una gara fuori strada che combina la corsa nel deserto con l’arrampicata su roccia. Come vuole la leggenda, a questa prima gara a invito senza spettatori vi erano solo 13 squadre, che concorrevano per una cassa di birra. Esse sono state chiamate OG13 e sono sempre reinvitate alla gara anno dopo anno. Anche tutti i passati vincitori, o King, sono invitati anno dopo anno.
I concorrenti partono affiancati, due veicoli ogni trenta secondi, e devono completare il percorso di 165 miglia in meno di 14 ore. Ogni squadra deve passare attraverso sette punti di controllo, restando entro cento piedi dalla linea centrale del percorso. La KOH è una gara senza inseguimento; le riparazioni possono essere eseguite solo sul circuito dai concorrenti o nell’area dei box. Dalle OG13, la KOH 2012 è cresciuta fino a 135 squadre concorrenti. Battezzata la gara fuori strada di un giorno più dura del pianeta, la competizione è diventata così popolare che è stato creato un vero e proprio circuito di gara; le gare classe Ultra 4, attraverso una Serie Promozione e una Serie Regionale, sono state concepite per produrre un Campione Orientale, uno Occidentale e uno Nazionale.
Parti mai viste prima
Buchberger ha partecipato a due gare KOH e stava costruendo una nuova auto da gara quando Bernie McConnell lo ha chiamato. Buchberger lavora in Hi-Speed Corp. da oltre otto anni, fornendo soluzioni WIDIA avanzate per molti settori, soprattutto nei mercati aerospaziale e dell’energia. “Bernie e io stavamo discutendo di come avevamo sentito parlare della KOH e di che cosa ne pensassi se WIDIA avesse sponsorizzato l’auto. Considerando che la costruzione della mia prima auto ha richiesto sette anni e che avevo già in programma un fermo di almeno due stagioni prima di riuscire a costruire la prossima, la parola che mi è venuta in mente è stata ‘incredibile’. Non avrei perso la prossima stagione e la macchina sarebbe stata incredibilmente competitiva”.
Ogni auto classe Ultra 4 è unica, cercando di stare a cavallo della linea fra ‘pesante e veloce’ per la corsa nel deserto e ‘leggero e agile’ per l’arrampicata su roccia. Buchberger ritiene che gli utensili WIDIA gli offrano l’opportunità di essere entrambe le cose.
“Sono in grado di ottenere partiche prima potevo solo sognare”, afferma Buchberger. Per esempio, lui e la sua squadra hanno progettato e costruito un adattatore custom fra il transfer case e la trasmissione in Alluminio 6061 T6. Tale adattatore è una parte comune, ma la riscanalatura dell’albero d’uscita in 8620 temprato su una fresatrice è stata molto impegnativa. L’albero d’uscita dalla trasmissione, fresato a 32 scanalature, è stato quindi accoppiato a un ingranaggio d’ingresso sul t-case che è stato lavorato con un processo EDM custom. La fresatura e il trattamento termico dell’acciaio per la massima durezza e robustezza si traducono nella creazione di una transfer case a ingranaggi in grado di fornire le prestazioni a bassa coppia necessarie per l’arrampicata su roccia.
“La fresatura di scanalature non è un’operazione particolarmente semplice”, afferma Buchberger. Lui e la sua squadra hanno adattato una fresa in metallo duro integrale WIDIA-Hanita™ a due taglienti, utilizzandola come utensile di scanalatura per l’albero d’uscita.
La fresatura ha contribuito anche a migliorare i componenti del telaio del veicolo da gara di Buchberger. Mentre la maggior parte dei fabbricanti salda fra loro spessori di materiale differenti alla ricerca del perfetto equilibrio fra leggerezza ed elevata resistenza, Buchberger è riuscito a utilizzare barre di acciaio 1018 laminato a freddo, un tipo di acciaio noto per il buon equilibrio di resistenza e duttilità, e fresare componenti reticolari con una struttura a nido d’ape di soli 0,040 pollici, che si sono rivelati componenti molto robusti, anche se leggeri. “Questo tipo di lavoro può realmente mangiare le ore, ma con le nuove frese WIDIA-Hanita VariMill II, siamo riusciti a penetrare nel materiale a 40 pollici al minuto, sgrossandolo con una fresa da mezzo pollice e finendo le tasche con una fresa da tre sedicesimi”, egli afferma.
“Sono veramente orgoglioso dell’auto, di come sia competitiva e di come sia particolare”, egli afferma. “E’ certamente in grado di vincere. Essendo uno sport giovane, la caccia agli sponsor è la linfa vitale di uno sport come queste corse. Nessun essere umano è in grado di farcela da solo e la sponsorizzazione di WIDIA è incredibile, non solo per il supporto finanziario, ma anche per gli utensili che rendono possibili questi componenti”.
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