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Quadri MT in aria sviluppati su feedback utente
ABB ha riprogettato i quadri di media tensione per la distribuzione elettrica partendo dai requisiti operativi di clienti e installatori, in risposta al Regolamento UE 2024/573.
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Nella distribuzione elettrica di media tensione per reti secondarie, impianti industriali e infrastrutture critiche, l’affidabilità operativa, la sicurezza e la conformità normativa rappresentano requisiti centrali. In questo contesto, ABB ha avviato un ripensamento completo dei propri quadri di media tensione isolati in aria, adottando un modello di ricerca e sviluppo basato sull’ascolto strutturato di clienti e installatori, trasformando l’adeguamento normativo in un processo di ottimizzazione funzionale.
Il nuovo quadro di media tensione UniSec Air nasce come risposta diretta al Regolamento UE 2024/573 sui gas fluorurati, che prevede la dismissione dell’SF6 a partire dal 1° gennaio 2026. L’aria secca viene utilizzata come mezzo di isolamento, eliminando un gas ad alto impatto ambientale e garantendo la piena conformità agli standard IEC applicabili.
Dalla normativa alla riprogettazione funzionale
L’adeguamento alla nuova normativa europea non è stato affrontato come una semplice sostituzione del mezzo isolante, ma come occasione per intervenire in modo strutturale sull’architettura del quadro. Le indicazioni operative provenienti dall’utilizzo quotidiano hanno guidato la ridefinizione di accessibilità, ispezionabilità, ergonomia e manutenzione.
L’approccio ha permesso di superare criticità tipiche dei quadri tradizionali in termini di accesso ai cavi di media tensione, verifica dei collegamenti e movimentazione delle parti mobili. Il risultato è un sistema modulare che migliora l’integrazione nelle installazioni esistenti, semplifica le fasi di installazione e riduce i tempi di intervento in esercizio.
Ingegnerizzazione guidata dall’esperienza sul campo
Il percorso di sviluppo ha coinvolto direttamente operatori, manutentori e installatori attraverso interviste strutturate e raccolta sistematica di segnalazioni operative. Le osservazioni sul campo sono state trasformate in requisiti tecnici misurabili e integrate nella progettazione meccanica ed elettrica del nuovo quadro.
Interventi mirati hanno riguardato la semplificazione delle operazioni di cablaggio, il miglioramento della visibilità sulle connessioni, la riduzione delle operazioni ripetitive e la razionalizzazione delle parti in lamiera. L’ingegnerizzazione ha così generato benefici diretti sulla sicurezza operativa, sull’ergonomia e sulla continuità di servizio nelle applicazioni di distribuzione elettrica in media tensione.
Sicurezza ed ergonomia come requisiti di progetto
Il nuovo approccio progettuale ha portato all’ottimizzazione delle protezioni interne, al riposizionamento dei sistemi anticondensa e alla riduzione delle posture critiche durante le operazioni di manutenzione. Le soluzioni introdotte sono state validate in funzione della protezione contro cortocircuiti e contatti accidentali, con particolare attenzione agli operatori con diversi livelli di esperienza.
L’adozione di soluzioni intuitive migliora l’interazione uomo-impianto, riducendo il rischio operativo e aumentando la ripetibilità delle attività di installazione e manutenzione.

Differenziazione attraverso progettazione collaborativa
Nel panorama dei quadri di media tensione per la distribuzione elettrica, la differenziazione non risiede solo nella conformità alla normativa sui gas fluorurati, ma nel metodo di sviluppo basato sulla progettazione collaborativa. Il coinvolgimento diretto del mercato ha consentito ad ABB di trasformare requisiti operativi reali in scelte ingegneristiche concrete, riducendo il divario tra progettazione e utilizzo effettivo.
Questo modello consente una maggiore aderenza ai contesti applicativi, favorisce l’estensione della base installata e supporta un’evoluzione progressiva delle infrastrutture elettriche esistenti senza interventi invasivi.
Presentazione al mercato e validazione sul campo
Il nuovo quadro UniSec Air è stato presentato attraverso un roadshow tecnico dedicato al mercato italiano, che ha coinvolto circa 700 operatori tra progettisti, installatori e responsabili di impianto. Durante gli incontri sono stati approfonditi sia gli aspetti normativi legati al Regolamento UE 2024/573, sia le implicazioni operative della transizione verso soluzioni isolate in aria.
I riscontri raccolti durante il tour hanno confermato la coerenza tra le esigenze espresse nella fase di sviluppo e le soluzioni implementate nel prodotto finale, validando l’efficacia dell’approccio basato sull’ascolto strutturato del mercato.
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