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Una nuova ricerca rivela che i fenomeni meteorologici estremi sono la principale preoccupazione per i costruttori di data center in Italia

I costruttori di data center in Italia sono sempre più preoccupati per i fenomeni meteorologici estremi, come rivela un importante studio di Aggreko.

  www.aggreko.com
Una nuova ricerca rivela che i fenomeni meteorologici estremi sono la principale preoccupazione per i costruttori di data center in Italia

I dati sono stati raccolti da 495 responsabili della costruzione di data center in tutta Europa, di cui 64 in Italia.

Tutto ciò avviene mentre il settore dei data center continua a far fronte al continuo aumento della richiesta di capacità di calcolo. Secondo Savills, i progetti di sviluppo di data center previsti fino alla fine del 2025 sono decisamente insufficienti, per cui il numero di progetti dovrebbe aumentare di quasi 2 volte e mezzo per soddisfare la domanda attesa*. 

L'indagine ha evidenziato come le condizioni meteorologiche estreme ostacolino in modo significativo i progressi nella costruzione di data center in Italia, con il 95% degli intervistati che dichiara di aver registrato ritardi importanti nei progetti a causa del rapido cambiamento delle condizioni meteorologiche. Questi ritardi si sono tradotti in scadenze non rispettate o in penali economiche per oltre la metà degli operatori.

Tutti gli intervistati italiani hanno dichiarato di aver subito un ritardo di qualche tipo nell'ultimo anno a causa delle condizioni meteorologiche. Ad esempio, un terzo ha dichiarato che il nevischio e la neve hanno rappresentato il rischio maggiore per il loro cantiere. Questi risultati suggeriscono che il settore delle costruzioni è spesso impreparato o non pienamente supportato per far fronte all’intero ventaglio di condizioni meteorologiche possibili in tutta Europa e che è necessario predisporre dei piani di emergenza nella pianificazione delle attività sin dall’avvio dei progetti.

Agli intervistati è stato anche chiesto di indicare le loro tre principali preoccupazioni, se ce ne sono, riguardo alle condizioni meteorologiche ad alto rischio. Oltre un terzo degli intervistati in Italia ha dichiarato che i guasti alle attrezzature sono la loro principale preoccupazione, seguiti dal benessere dei dipendenti e dall'aumento delle penali previste nei contratti.

Commentando i risultati, Billy Durie, responsabile globale del settore Data Center di Aggreko, ha dichiarato: “L'Italia, e il continente europeo in generale, devono ora fare i conti con modelli meteorologici difficili e imprevedibili, che hanno portato disagi a molti settori, tra cui quello della costruzione di data center. Anche se per chi lavora nel settore delle costruzioni non è nuovo che le condizioni meteorologiche estreme possano ostacolare le attività, ciò non significa che dobbiamo accettare che le condizioni meteorologiche blocchino i cantieri o creino inutili preoccupazioni ai direttori lavori.

“Per i responsabili della costruzione dei data center è fondamentale lavorare con un partner per la fornitura di sistemi energetici affidabile e fidato, che comprenda le loro esigenze di controllo della temperatura. Noi di Aggreko sappiamo che non è semplice trovare una soluzione adatta a tutti. Il meteo è ed è stato sempre più o meno imprevedibile, ma è destinato a diventare sempre più volatile con la progressiva intensificazione degli effetti del cambiamento climatico.

“Le penali, le scadenze non rispettate e i guasti alle attrezzature sono tutte preoccupazioni reali per i nuovi progetti. Contribuiamo a sostenere il settore dei data center fornendo soluzioni versatili che possano adattarsi alle esigenze di ogni singolo progetto anche con breve preavviso. Siamo anche consapevoli che i responsabili della costruzione di data center stanno lottando per adattarsi alle condizioni imprevedibili che si trovano ad affrontare, ed è per questo che necessitano del supporto di specialisti, come Aggreko, per navigare in queste difficili condizioni di mercato”.

Leggi l'indagine completa di Aggreko qui.


* Savills UK | Savills: Pipeline of data centres needs to more than double by 2025 to meet demand for storage in Europe

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